La lingua dei segni italiana LIS come seconda lingua L2: uno strumento inclusivo per la scuola di oggi

Destinatari

Docenti della Scuola Primaria, Scuola secondaria di I e II grado


Contenuti

Il corso propone un’introduzione alla Lingua dei Segni Italiana (LIS) come seconda lingua (L2), accessibile e utile in molteplici contesti educativi.
La LIS – riconosciuta ufficialmente come lingua nel 2021 – non è solo la lingua naturale delle persone sorde, ma rappresenta una risorsa educativa trasversale, capace di apportare benefici a tutti gli studenti. Il suo utilizzo favorisce lo sviluppo linguistico e comunicativo, migliora l’attenzione e la memoria visiva, stimola la coordinazione manuale e può supportare l’apprendimento dell’italiano, in particolare nei contesti multiculturali e plurilingui.
Durante il corso, i partecipanti esploreranno le potenzialità della LIS come seconda lingua attraverso un approccio teorico-pratico. Verranno proposte attività interattive per l’apprendimento dei segni di base, utili nella comunicazione quotidiana e scolastica, sperimentando la LIS come una lingua in grado di creare connessioni autentiche e di facilitare la partecipazione scolastica, anche per studenti con bisogni educativi speciali o non italofoni.


Programma del corso

  • Conosciamo la Lingua dei Segni Italiana (LIS): introduzione alla LIS, con un focus sulla sua evoluzione storica, il riconoscimento ufficiale e l’importanza della sua valorizzazione nei contesti educativi e sociali.
  • Lingua dei segni, processi cognitivi e neuroplasticità: esplorazione delle evidenze scientifiche su come la LIS influenzi positivamente i processi cognitivi, come memoria, attenzione e linguaggio, e su come la sua pratica favorisca la neuroplasticità, stimolando lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento in modo innovativo.
  • Strategie inclusive e applicazioni della LIS oltre la sordità: panoramica sull’utilizzo della LIS con studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), disturbi del linguaggio, difficoltà cognitive, disturbi dello spettro autistico, disabilità motorie, disturbi neurologici e ADHD.
  • LIS e classi plurilingui: analisi della LIS come risorsa per favorire l’inclusione degli studenti non italofoni, sostenendo l’apprendimento dell’italiano in modo visivo e accessibile.
  • Approccio pratico alla LIS: apprendimento dei segni di base legati alla vita scolastica e alla comunicazione quotidiana, con esercitazioni interattive finalizzate a un’applicazione immediata.
  • Riflessioni finali e prospettive di approfondimento: discussione sugli approcci didattici per integrare la LIS nelle pratiche educative quotidiane, con indicazioni su ulteriori risorse e percorsi di formazione continua.

Obiettivi didattici

  • Conoscere la storia, l’evoluzione, la terminologia corretta e il riconoscimento ufficiale della LIS.
  • Comprendere l’impatto della LIS sui processi cognitivi e sulla neuroplasticità.
  • Esplorare le applicazioni della LIS con diverse categorie di studenti, inclusi quelli con DSA, autismo, disturbi del linguaggio e altre difficoltà.
  • Fornire strumenti pratici per favorire l’inclusione degli studenti non italofoni attraverso l’uso della LIS.
  • Sviluppare competenze pratiche per l’utilizzo quotidiano della LIS in ambito scolastico.
  • Acquisire la capacità di integrare la LIS in classe come risorsa educativa.

Durata: 4/6 ore

Modalità di svolgimento: i docenti che partecipano all’attività di formazione hanno il diritto all’esonero dal servizio. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza (Lattes Editori è ente accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola, secondo la DM 170 del 2016).


Formatrici e formatori

  • Nadia Pinzin – Linguista e docente di lingua dei segni italiana (LIS), è specializzata nell’uso della LIS come seconda lingua (L2) per promuovere la comunicazione e l’inclusione in contesti eterogenei, anche al di fuori della sordità. Esperta di sordocecità, LIS tattile, tiflodidattica e dei principali sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone con disabilità sensoriali. È fondatrice del progetto “Incontro di mani” che propone progetti inclusivi rivolti a bambini, famiglie ed educatori, mentre con il progetto “Le Montessoriane con la valigia”, promuove i principi del metodo Montessori nella fascia 0-3, con un focus sull’introduzione della LIS.

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