Il Novecento rimosso

Destinatari

Docenti della scuola secondaria di primo grado.

Contenuti

Nei manuali scolastici poco spazio viene di solito dedicato alla questione del colonialismo italiano. Questa lacuna riflette una più ampia assenza del tema nel dibattito pubblico, nella memoria collettiva e, fino a tempi recenti, anche nella storiografia.
La narrazione autoassolutoria degli “italiani brava gente” ha infatti sistematicamente oscurato questo aspetto del passato, eludendo la ricostruzione dei fatti e l’accertamento delle responsabilità.

Restituire centralità all’argomento è invece urgente: non solo per integrare la conoscenza della storia nazionale, ma anche perché la mancata consapevolezza dei crimini perpetrati è correlata alle tante forme del razzismo contemporaneo, che sono in parte l’esito dell’autoreferenzialità con cui l’Italia guarda – o meglio, volta le spalle – al suo passato coloniale. Questo periodo ha lasciato sul territorio molte tracce, scolpite nei monumenti, nei cippi commemorativi e nell’odonomastica dei nostri paesi e delle nostre città. E lo spazio pubblico può quindi rappresentare un laboratorio stimolante, ricco di ricadute e spunti didattici, per riconoscerle e risignificarle.

Il tema del colonialismo, e della mai compiuta decolonizzazione dell’Africa in particolare, è anche legato ai grandi problemi socio-economici del mondo di oggi, come la povertà, le disuguaglianze e le migrazioni che si manifestano negli ultimi decenni, ma affondano le radici nel passato recente di cui occorre conoscere i reali contorni.  

Relatori e relatrici

Diego Guzzi – insegna storia e filosofia nei licei e dirige l’Unione culturale “Franco Antonicelli”, ente partner del Polo del ‘900 di Torino.  

Federico Perotti – consulente di organizzazioni di cooperazione internazionale e collabora alla elaborazione di testi e sussidi sui temi globali e la sostenibilità ambientale e sociale.

Raffaella Perinetti – Responsabile progettazione editoriale e coordinamento redazionale Lattes Editori.

Al termine del webinar verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Lattes Editori è ente accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola, secondo la DM 170 del 2016.

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